L'AFRICA NON E NERA (MURSIA, 2015)

Napoli, 1936. La nave Cesare Battisti parte per Massaua carica di emigranti che vanno in Eritrea, colonia già dal 1890. Tra questi, un veneto di nome Francesco. Asmara, sull'altopiano eritreo, è assediata da viaggiatori e commerciantia caccia di facili affari. Francesco organizza la distribuzione d'acqua della città con autisti indigeni e compaesani che lo raggiungeranno poco dopo, perchè nel Veneto si fa la fame. Molti italiani, nonostante le leggi razziali, convivono con le indigene. Nel 1941 gli inglesi occupano Asmara. Molti italiani vengono rimpatriati sulle navi bianche, altri scappano in modi rocamboleschi per non essere incarcerati. Francesco, invece, viene trattenuto dagli inglesi. Gli italiani rimasti, con il canale di Suez chiuso, sono privi di tutto; ma, nonostante la mano pesante degli inglesi, producono ogni genere di beni di consumo, ricreando la bella vita della ex colonia. La città è sempre più italiana nell'architettura. Nel 1948 arriva ad Asmara Lidia, la figlia di Francesco. In città la vita è tornata elegante e molto divertente tra feste, corse pazze in auto e gite sul mar Rosso. Lidia si innamora di Pietro, un meticcio di alto rango, idolo delle donne, passione contrastata dal padre. I due si sposano in Italia, per poi rientrare in Asmara. Ma nel 1951 il protettorato inglese si avvia alla fine e l’Eritrea sarà federata all’Etiopia. Gli italiani, con sempre meno lavoro, sono costretti a lasciare la ex colonia. Francesco decide di riportare i camion a casa per aiutare la ripresa del suo Paese. Pietro, il meticcio, più consapevole delle sue origini africane, rompe con il suo passato italiano. Così anche il matrimonio con Lidia finisce e la donna decide di rientrare in Patria come il padre. Biografia Paola Pastacaldi, vive e lavora tra Treviso e Milano. Giornalista, scrittrice e autrice di numerosi saggi critici sul giornalismo. Sulle memorie del nonno, un diplomatico livornese, vissuto in Etiopia tra Ottocento e Novecento, ha pubblicato il romanzo Khadija (peQuod, 2005) con cui ha vinto il premio Città di Vigevano. Ha pubblicato, tra gli altri, Hitler è buono e vuole bene all’Italia (Longanesi), C’era tutt’altra volta (Guanda) e Vorrei essere trasmesso (Salani). Scrive per il Corriere della Sera – Veneto ed è titolare di un sito culturale sul Corno d’Africa (http://www.paolapastacaldi.it/biografia.php)



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