Namibia, una mostra e un libro di Giancarlo Iliprandi alla Galleria Nuages di Milano

“Un deserto traversato da dune rosse, oltre alle quali immagini un mondo privo di questi turisti mordi e fuggi. Un’aria di cristallo. Strade che solcano il bush per ore, indicibilmente diritte. E rischiose, per quel brutto vizio d'attraversarti la strada che parebbe privilegio delle taglie più robuste. Montagne nate per dar vita a leggende e racconti di guerre all'ultima zagaglia. Insegne in carattere gotico-fraktur che fanno tanto colore. Purchè lasciate in preda al folclore locale. Una costa bellissima trapuntata di relitti svuotati. Ognuno con una propria tragica storia di naufragio e naufraghi, cancellati come i nomi che ostentavano a poppa. Spazio dove tornare solo quando meditare sulla ineluttabilità di certe tempeste. Soprattutto personali. Sanno sorprenderti solo gli animali. Il loro procedere ora guardingo ora impulsivo, la lentezza del gesto, lo scarto improvviso. Questo continuo offrirsi come modelli astratti, contraddetto dalla tangibile presenza nella realtà quotidiana.Vissuta tra spensierato brucare, folli corse, fissità irreali, gerarchie mai scritte poiché comunque inevitabili nel profumo selvatico. Occhi umidi sbarrati a prevedere il guizzo nelle fessure feline. Poi questa bellezza dei manti morbidi, dei muscoli nascosti, del contrasto tra docilità e sopraffazione, mai per interesse o cattiveria, solo perché così era stato deciso. Molto molto prima che noi ci mettessimo in viaggio”. A proposito dell’autore Giancarlo Iliprandi, nato a Milano nel 1925, ha pubblicato negli ultimi anni diversi libri riferiti alla sua attività professionale. Sei manuali, con Giorgio Lorenzi e Jacopo Pavesi, nella collana Grammatica del comunicare, Lupetti, editori di comunicazione. Letterando/Lettering e Disimpegno/Disengagement per le edizioni Corraini. Per le edizioni Progresso Grafico il volume Ricerca e/o sperimentazione, conversazione con Gillo Dorfles e un intervento di Giovanni Anceschi. Ancora più ricca la produzione inerente ai viaggi, conseguente alla sua collaborazione con la rivista NoLimitsWorlds. Anzitutto quindici carnet de voyage autopubblicati in tiratura limitata, dedicati “ai cosiddetti amici sahariani”.Vengono poi Orizzonte perduto, un diario dal Tibet, e Il sapore della foglia d’acero, un diario dal Canada, realizzati per la Nava Milano. Seguono Torri, turbanti, tuniche, un diario dall’Oman, L’isola del sangue di drago, un diario da Soqotra, Il Sahara svelato, catalogo di una mostra, Nel silenzio dei cani guerrieri, un diario da Bali. In preparazione alcuni inediti su Madagascar, Laos e Mongolia. Nel 2001 ha redatto per la collana appunti di viaggio, edizioni Polaris, la guida Oman, il paese dei sultani. Nel 2007 ha pubblicato con Rosellina Archinto Aria di Portofino e per Autocircuito, Sahara, tre diari di viaggio. Il suo maggior successo editoriale rimane Viaggio in Sahara nella collana Carnet de voyages delle Edizioni Nuages,Milano 2008. Figura tra gli invitati permanenti al Rendez-vous du Carnet de Voyage di Clermont Ferrand



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