La casa in colonia: il modello Asmara

Architettura e pianificazione urbana nei fondi dell'Isiao

Nella prima fase della colonizzazione, che va dal 1889 all’inizio del Novecento, Asmara non si configura ancora come una città, in quanto è essenzialmente un insieme di edifici sparsi e vari nuclei abitativi. La capitale dell’Eritrea è solo la sede burocratica della colonia, anche se dal 1890 sorgono i primi edifici di tipo occidentale che hanno l’aspetto di villini e sono adibiti ad uffici del comando militare. Questi villini si trovano ad ovest del villaggio eritreo, nel luogo dove, all’inizio del secolo, verranno creati i giardini del Palazzo del governatore. Dall’inizio del Novecento, però, prende l’avvio un vero sviluppo edilizio(1) e prende corpo il tentativo di far abbandonare ad Asmara l’aspetto di villaggio, per darle un’immagine di capitale. Questa crescita della città, secondo modelli architettonici occidentali(2), non segue una ricerca stilistica definita e il risultato è sempre piuttosto discontinuo, ma se si deve individuare una matrice comune si può affermare che è per lo più quella eclettica, con spunti neorinascimentali; infatti: … oltre all’architettura classica troviamo qui diverse ispirazioni, come l’architettura cinese, quella indiana (…) mentre il moresco mediato da elementi goticizzanti resta, iconograficamente, lo stile preferito per quell’edilizia che non deve necessariamente rappresentare lo Stato(3).