La quercia di Montale — L’albero che si fa terra, la terra che si fa corpo

di Gianluca Rapaccini *

Milano 8 febbraio 23. Una volta un entomologo mi disse che più gli alberi sono adulti, più specie di insetti se ne interessano e li scelgono come casa.

In seguito, man mano che l’albero cresce e si indebolisce, fanno la stessa cosa batteri e funghi. È la saggezza degli alberi anziani, che riuniscono specie e generazioni diverse nel proprio tronco, il corpo per gli umani, che è la sede della propria memoria.

 

La maestosa quercia rossa dei giardini Montanelli giace ai margini del prato, a nord del parco, circondata da una staccionata in legno installata li già dapprima della sua caduta. Aveva un’età stimata tra i 180 e i 200 anni e si può dire che ancora oggi vive, adornata da funghi e attraversata da microorganismi che se ne nutrono fino a farne terra.

Sul versante sud ha un colore arancio acceso. Appena caduta era di un rosso sangue, mi dice Paola. Anche qui sta agendo un fungo che cubica il legno morto in una metamorfosi continua, mi ricorda la roccia dei canyon dell’Arizona.

Il legno diventa pietra al sole, arrossisce e poi si sgretola in fertile polvere e briciole di terra. Sul versante nord, il ceppo rimasto ancorato al suolo ha patine di un lucente color cenere ed è in parte ricoperto da soffici macchie di muschio.

In vari punti si depositano semi di pioppo e di platano, mentre un paio di piccoli aceri sbucano impavidi, verso la luce, a partire dal legno ancora in decomposizione.

“Questa quercia è un laboratorio, è una scuola” dico a Paola. Anzi, è una Università: in questi dieci metri quadrati si può apprendere ciò che milioni di anni di evoluzione hanno prodotto: suolo che dal seme diventa albero, albero che cresce e agglomera strati di carbonio fino ad esaurire la sua energia vitale, legna che si sgretola e diventa nuova terra per nuove piante. Ife, funghi, batteri e insetti fanno banchetto della quercia distesa sul margine del prato. 

In poco tempo, in ogni cavità, negli interstizi, laddove si concentra l’umidità spuntano funghi di tutti i colori, di tutte le forme e le dimensioni, che si alternano assieme a batteri e insetti nello svuotare la quercia del suo nettare, per farne nuovo suolo.

È una magia senza tempo che si evolve continuamente, con il passare delle stagioni.

La pioggia, il sole, il vento così come il caldo, il freddo e forse anche la luna nei suoi moti, in alcuni precisi momenti, contribuiscono a questa metamorfosi inarrestabile ed eterna. Questo processo naturale ed elementare è stato dimenticato dalla nostra società.

Ed è ora che se ne riprenda la completa memoria.

Tornando verso casa penso che forse anche noi siamo in continua metamorfosi.

Penso al legno che si solidificherà annerendo ed entrando in una nuova fase di decomposizione organica, molto più lenta.

Penso ai tronchi e ai rami che sono come le nostre ossa, con la differenza che la carne dell’albero non è fuori, ma nelle fibre all’interno dello stesso legno, risultato della fotosintesi e degli scambi di nutrienti con il sottosuolo.

 

* Gianluca Rapaccini è nato a Milano nel 1993. Autore documentarista, con diverse esperienze nei campi del digitale, dellartigianato e della produzione cinematografica, è co-fondatore di Terrapreta e collabora con diverse realtà occupandosi di ricerca, progettazione e comunicazione sociale. Vive tra Milano, Genova e lentroterra ligure.

 

Bio Terrapreta Terrapreta Aps è una piattaforma culturale di ricerca e co-progettazione che ha l’obiettivo di innovare il ruolo del suolo e degli ecosistemi in città, attraverso la ricerca scientifica e percorsi partecipativi con le comunità. È promotrice dell’Osservatorio la Goccia, un progetto multidisciplinare di ricerca integrata sulla foresta spontanea della Goccia, cresciuta sui terreni inquinati delle vecchie Officine del Gas della Bovisa, finalizzato alla bonifica naturale del sito e a validare un modello sostenibile di recupero dei siti contaminati. L’Osservatorio vede coinvolti il Comune di Milano, il CNR-Iret, il Museo di Storia Naturale, Italia Nostra, Progetto Natura Onlus e altri partner sia pubblici che privati.

 



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