L'IMPORTANZA DEL LEGNO. MOSTRA FOTOGRAFICA ALL'APERTO IN CORSO VENEZIA SULLE CANCELLATE TRA MUSEO DI STORIA NATURALE E PLANETARIO

Dal 18 settembre al 18 novembre. A cura di Paola Pastacaldi e Caterina Borelli (foto di Sara Valentini e di Paola Pastacaldi)

La quercia di Montale, tra le più vecchie di Milano, già degradata dall’età, dalle intemperie e dagli sbrancamenti,  è caduta il 24 ottobre 2019 a seguito di una intensa pioggia. Aveva circa duecento anni. Il suo tronco è stato conservato nei giardini per permettere ai cittadini di osservare l’evolversi del ciclo vitale del legno. Secondo una leggenda metropolitana, sarebbe stato l’albero prediletto dal premio Nobel Eugenio Montale, redattore del vicino Corriere della sera. Era uno degli alberi più popolari di Milano ed è oggi meta di scuole e molti visitatori.  Il progetto e l'adozione sono di Paola Pastacaldi, che dal 2019 si occupa di divulgare il tema della Biodiversità.  Dentro il recinto della quercia di Montale, grazie al legno morto, si va compiendo un lento processo di trasformazione di un grande albero che permette il progredire della Biodiversità. Mentre il tronco sta trasformando la biomassa in terreno fertile.  Obiettivo del progetto è la naturale e spontanea ricostituzione del paesaggio vegetale originario, che nascerà dal ricco humus prodotto dal legno antico e marcescente.  La vita dentro e intorno a un albero vecchio con rami secchi, cavità vuote, marciume, corteccia che si degrada fornisce un habitat vitale a moltissime specie perché ricco di Biodiversità. Nel terriccio umido vivono funghi, invertebrati e insetti. Tutti esseri viventi che si nutrono del legno in decomposizione. 

 

Locandina della mostra sulla Quercia



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