Lettera di Natale - Come i ragazzi di Strada del don Bosco Children riescono ad abbandonare droga e furti

di don Angelo Regazzo

 

Come ogni anno vengo a te con questa Lettera Circolare, un po’ lunga e poco personale, ma in compenso abbastanza illustrativa, per augurare a TE e a tutti i tuoi cari BUON NATALE e un FELICE ANNO NUOVO. Anche se non scrivo molto sappiate che siete PRESENTI ogni mattina nella Messa quando in comunità preghiamo il Signore di benedire e ricompensare TUTTI gli Amici e Benefattori dei nostri Monelli Buoni. Anche a noi giungono via internet le tristi notizie di un mondo impazzito e senza Dio: attacchi terroristici, uccisione di innocenti, invasione di migranti, distruzione di opere d’arte storiche… Che tristezza!                                                                                                                                                                                                            La nostra reazione? Quella del… fiammifero! “Invece di imprecare contro le tenebre, accendi un fiammifero” – dice un famoso detto; e di ‘fiammiferi’ ne accendiamo tanti e ogni giorno al Bosco Children, aiutando centinaia di ragazzi di strada a ritrovare la… strada giusta! Le difficoltà che incontriamo nel fare questo sono molte: oltre alla mancanza di mezzi, data la crisi economica in corso nel mondo, ora abbiamo pure scarsità di personale ‘entusiasta’, perché ci vuole entusiasmo e dedizione per lavorare tra questi ragazzi di strada che ci mettono alla prova ad ogni momento! Eravamo in quattro salesiani, ma ora siamo riamasti solo in tre, perché. 15 giorni fa il nostro Direttore, Abba Takele, un sacerdote giovane (45) e pieno di vita, è stato colpito da ischemia cerebrale che l’ha paralizzato al lato destro e gli ha tolto la parola. Con grandi sforzi economici siamo riusciti a mandarlo a Brescia dove sta facendo riabilitazione e fisioterapia, seguito con grande amore dagli Amici in Missione che gli sono sempre accanto. Naturalmente le sue responsabilità e lavoro immane sono cadute sule mie spalle. Mai paura! Ho ingranato le ridotte e inserito il blocco-differenziale in questa meravigliosa ‘macchina’ che Dio mi ha dato e che da 72 anni’ lavora a tempo pieno per i poveri, anche se ogni tanto ha bisogno di una ‘revisione al motore’.

E ora alcune belle notizie, prima fra tutte quella della POMPA SOLARE.

Fratello SOLE e Sorella ACQUA si sono accordati nel dare una mano ai nostri Monelli Buoni. Il tutto è nato da Giuseppe Manni, Titolare di Mannienergy di Verona che ha voluto 'farsi un regalo' nel suo Giorno Compleanno di anno scorso, donando un sistema di pompaggio solare completo di 22 pannelli fotovoltaici che erogano 800V. Il grande Roberto Nesci si offrì per portarci la centralina e altri 6 pezzi che 'qualcuno all'Air Cargo di Addis Abeba aveva fatto 'sparire', e riuscì a farli entrare senza pagare tasse... raccontando ' la storia dell'orso'... Formidabile! Nel giro di 10 giorni Roberto, con l’aiuto a … singulto di alcuni dei nostri ragazzi e di Andrea Gris, riuscì ad assemblare tutto il sistema solare. Ora, grazie a Fratello Sole, Sorella Acqua allieta la vita dei ragazzi di strada che la possono usare in abbondanza per far la doccia e per lavare i loro vestiti sudici.

Pompando l'acqua con l'energia del sole ci dà modo di risparmiare dei bei soldini, più di 1000 Euro al mese, che vengono trasformati in cibo, vestiti e scarpe. Il 'Dono di Sorella Acqua' poi si trasforma in verdure e frutta che ora possiamo produrre in abbondanza nel nostro campicello, migliorando la salute dei nostri ragazzi che sulla strada hanno accumulato malattie e debolezza fisica mangiando i rifiuti di alberghi e ristoranti.

Quanto al Fratello Sole in Etiopia non si lascia battere in generosità; infatti l'Etiopia viene chiamata il Paese dai 13 Mesi di Sole', perché il calendario etiopico è costituito da 12 mesi di 30 giorni più uno breve, il Pagumye, di soli 6 giorni. E vi posso assicurare che Fratello Sole regna sovrano in quasi tutti i mesi.

Indicibile è stata la gioia dei ragazzi alla ‘prova’ dell'acqua tirata su dal pozzo costruito dalla generosità di Agostino, Candida e altri. L'energia solare usata per il pompaggio dell'acqua in grande quantità è una novità in Etiopia ed era giusto che questi Monelli Buoni, emarginati dalla società, fossero tra i primi a godere di questo Dono di Dio e della generosità dell'uomo.

 

Una seconda bella notizia è che siamo riusciti ad allacciarci a UNODC, una sezione delle Nazioni Unite che lotta contro la Droga e il Crimine, e loro ci aiutano a finanziare le spese di 50 ragazzi che noi ogni anno preleviamo dal Carcere Minorile.

Un’altra bella notizia è che finalmente è partito il Progetto per le Ragazze Madri con Figlio, portato avanti dai Volontari, Amici In Missione. Al presente accolgono durante il giorno una trentina di giovani mamme, quasi tutte provenienti dalla strada, insegnano loro un mestiere e provvedono per loro una stanza dove passare la notte e allevare i loro bimbi. Ci auguriamo che un giorno non lontano gli Amici in Missione siano in grado di fare per le ragazze di strada, ciò che noi al Bosco Children facciamo per i ragazzi, e cioè tenerle giorno e notte nella struttura, insegnare loro un mestiere e reintegrarle nelle loro famiglie, dopo aver insegnato loro un mestiere con cui guadagnarsi da vivere onestamente, invece di prostituirsi sulla strada come fanno tuttora migliaia di ragazzine in Addis Abeba.

 

Il Corso di Orientamento ‘Come and See’ procede bene: ogni mattina vado a prendere una trentina di ragazzi dalla strada con un pulmino, li porto al Bosco Children dove possono mangiare a sazietà, fare una bella doccia, lavarsi i vestiti sudici, imparare a leggere e a scrivere, fare qualche lavoretto, giocare spensieratamente e socializzare con gli altri ragazzi del Centro. Alla sera poi li riporto sulla strada dove devono confrontarsi con le difficoltà della vita sulla strada e quindi maturare la loro decisione di ‘cambiare vita’. Tale corso di Orientamento dura due mesi, alla fine dei quali i ragazzi che han dimostrato di essersi staccati dalla droga, dai furti e dal sesso irresponsabile, possono entrare nell’internato dove stanno per tre anni, imparano un mestiere o vanno a scuola. Alla fine dei tre anni vengono reintegrati nelle loro famiglie. Abbiamo intitolato il Corso di Orientamento a Silvio, un giovane ingegnere di elettronica, falciato da uno dei soliti ‘pazzi della strada’ che guidano ubriachi. La sua mamma, Maria Luisa Monticelli, ha voluto ricordare il suo amatissimo Silvio aiutandoci a costruire questo Centro di Orientamento e provvedendo una decina di computer e libri per la biblioteca, perché Silvio amava l’educazione e voleva che i giovani poveri avessero la possibilità di studiare. Son sicuro che ora Silvio dal Cielo benedice sorridente questi ragazzi di strada che grazie pure a lui e a sua mamma hanno l’opportunità di studiare e ‘diventare qualcuno’ nella vita.

 

Anche il nostro grande Amico Riccardo Braglia e la sua Fondazione Nuovo Fiore che ci hanno aiutato a costruire il Reparto di Saldatura, ora ci hanno promesso di procurarci alcune attrezzature indispensabili, come saldatrici, trapano a colonna, piegatrice-tubi, mola a smeriglio, taglierina e altro. Siamo sicuri che riusciranno nel loro intento.

 

Carissimi Amici, la gioia che proviamo noi nel vedere questi ragazzi di strada trasformarsi in ragazzi normali che si impegnano nella vita è pure VOSTRA perché tutto questo riusciamo a farlo grazie al vostro costante aiuto.

Vi ringrazio e chiedo al Signore di ricompensarvi al centuplo.

 

Don Angelo

 

Fr Angelo Regazzo,

 c/o Bosco Children, P.O.Box 2331 Addis Abeba – Ethiopia   Telefonino in Etiopia:  00251 910 572207 e  in Italia  3425839883. Coordinate bancarie: MPS Paschi Home. Intestatario: Regazzo Angelo. Causale: Per Ragazzi di Strada, Etiopia. IBAN:  IT53Z0103003203000001741401

(il modo più pratico e veloce).

Oppure: Conto Corrente postale  N° 36885028 intestato alla Fondazione  'Don Bosco Nel Mondo” Via della Pisana 1111 - 00163  Roma', Causale: 'Per Don Angelo Regazzo, Etiopia, Ragazzi di Strada'  Si può richiedere Ricevuta Fiscale alla Fondazione.